
“Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.” Luca 3, 16
“Il santo Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito (…) e la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione (…) Il Battesimo è il sacramento della fede. La fede però ha bisogno della comunità dei credenti. È soltanto nella fede della Chiesa che ogni fedele può credere. La fede richiesta per il Battesimo non è una fede perfetta e matura, ma un inizio, che deve svilupparsi. Al catecumeno o al suo padrino viene domandato: «Che cosa chiedi alla Chiesa di Dio?». Ed egli risponde: «La fede!».
(art. 1, parte II, sezione II, capitolo I, Catechismo della Chiesa Cattolica; can. 849, codex iuris canonici)
Capire e conoscere…elementi e simboli del battesimo
L’olio dei catecumeni, utilizzato nei riti preparatori al battesimo, per segnare sul petto il battezzando (dal rito del battesimo), come segno di fortezza nella lotta contro il peccato.
“Quest’olio indica come un primo modo di essere toccati da Cristo e dal suo Spirito – un tocco interiore col quale il Signore attira le persone vicino a sé. Mediante questa prima unzione, che avviene ancora prima del Battesimo, il nostro sguardo si rivolge quindi alle persone che si mettono in cammino verso Cristo – alle persone che sono alla ricerca della fede, alla ricerca di Dio. L’olio dei catecumeni ci dice: non solo gli uomini cercano Dio. Dio stesso si è messo alla ricerca di noi. Il fatto che Egli stesso si sia fatto uomo e sia disceso negli abissi dell’esistenza umana, fin nella notte della morte, ci mostra quanto Dio ami l’uomo, sua creatura. Spinto dall’amore, Dio si è incamminato verso di noi. “Cercandomi Ti sedesti stanco … che tanto sforzo non sia vano!”, preghiamo nel Dies Irae. Dio è alla ricerca di me. Voglio riconoscerLo? Voglio essere da Lui conosciuto, da Lui essere trovato? Dio ama gli uomini. Egli viene incontro all’inquietudine del nostro cuore, all’inquietudine del nostro domandare e cercare, con l’inquietudine del suo stesso cuore, che lo induce a compiere l’atto estremo per noi. L’inquietudine nei confronti di Dio, l’essere in cammino verso di Lui, per conoscerLo meglio, per amarLo meglio, non deve spegnersi in noi. In questo senso dovremmo sempre rimanere catecumeni. “Ricercate sempre il suo volto”, dice un Salmo (105,4). Agostino, al riguardo, ha commentato: Dio è tanto grande da superare sempre infinitamente tutta la nostra conoscenza e tutto il nostro essere. Il conoscere Dio non si esaurisce mai. Per tutta l’eternità possiamo, con una gioia crescente, sempre continuare a cercarLo, per conoscerLo sempre di più ed amarLo sempre di più. “Inquieto è il nostro cuore, finché non riposi in te”, ha detto Agostino all’inizio delle sue Confessioni. Sì, l’uomo è inquieto, perché tutto ciò che è temporale è troppo poco. Ma siamo veramente inquieti verso di Lui? Non ci siamo forse rassegnati alla sua assenza e cerchiamo di bastare a noi stessi? Non permettiamo simili riduzioni del nostro essere umano! Rimaniamo continuamente in cammino verso di Lui, nella nostalgia di Lui, nell’accoglienza sempre nuova di conoscenza e di amore!” (Omelia Papa Benedetto XVI, Giovedì Santo 21 aprile 2011. Puoi consultare il test o integrale al seguente URL: https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/homilies/2011/documents/hf_ben-xvi_hom_20110421_messa-crismale.html)
L’acqua benedetta durante la veglia pasquale è utilizzata per conferire il sacramento nelle forme dell’immersione o dell’infusione (can. 854, codex iuris canonici).
L’olio crismale, miscela di olio e balsamo utilizzata nel rito del battesimo con cui il sacerdote unge il capo del battezzando (dal rito del battesimo). Essa evoca l’antica unzione dei re di Israele ed è simbolo dell’incorporazione in Cristo del battezzato reso partecipe del sacerdozio della regalità e della profezia di Cristo.
“È l’olio dell’unzione sacerdotale e di quella regale, unzioni che si riallacciano alle grandi tradizioni d’unzione dell’Antica Alleanza. Nella Chiesa quest’olio serve soprattutto per l’unzione nella Confermazione e nelle Ordinazioni sacre. La liturgia di oggi collega con quest’olio le parole di promessa del profeta Isaia: “Voi sarete chiamati ‘sacerdoti del Signore’, ‘ministri del nostro Dio’ sarete detti” (61,6). Con ciò il profeta riprende la grande parola di incarico e di promessa, che Dio aveva rivolto a Israele presso il Sinai: “Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa” (Es 19,6). Nel vasto mondo e per il vasto mondo, che in gran parte non conosceva Dio, Israele doveva essere come un santuario di Dio per la totalità, doveva esercitare una funzione sacerdotale per il mondo. Doveva portare il mondo verso Dio, aprirlo a Lui. San Pietro, nella sua grande catechesi battesimale, ha applicato tale privilegio e tale incarico di Israele all’intera comunità dei battezzati, proclamando: “Voi (invece) siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio” (1Pt 2,9s). Battesimo e Confermazione costituiscono l’ingresso in questo popolo di Dio, che abbraccia tutto il mondo; l’unzione nel Battesimo e nella Confermazione è un’unzione che introduce in questo ministero sacerdotale per l’umanità. I cristiani sono popolo sacerdotale per il mondo. I cristiani dovrebbero rendere visibile al mondo il Dio vivente, testimoniarLo e condurre a Lui. Quando parliamo di questo nostro comune incarico, in quanto siamo battezzati, ciò non è una ragione per farne un vanto. È una domanda che, insieme, ci dà gioia e ci inquieta: siamo veramente il santuario di Dio nel mondo e per il mondo? Apriamo agli uomini l’accesso a Dio o piuttosto lo nascondiamo? Non siamo forse noi – popolo di Dio – diventati in gran parte un popolo dell’incredulità e della lontananza da Dio? Non è forse vero che l’Occidente, i Paesi centrali del cristianesimo sono stanchi della loro fede e, annoiati della propria storia e cultura, non vogliono più conoscere la fede in Gesù Cristo? Abbiamo motivo di gridare in quest’ora a Dio: “Non permettere che diventiamo un non-popolo! Fa’ che ti riconosciamo di nuovo! Infatti, ci hai unti con il tuo amore, hai posto il tuo Spirito Santo su di noi. Fa’ che la forza del tuo Spirito diventi nuovamente efficace in noi, affinché con gioia testimoniamo il tuo messaggio!” (Omelia Papa Benedetto XVI, Giovedì Santo 21 aprile 2011, cit.)
La veste bianca che viene consegnata dopo l’unzione con l’olio dei catecumeni al battezzato quale segno della “nuova dignità del battezzato in Cristo” (dal rito del battesimo)
La candela del battezzato è accesa dal cero pasquale dal padre del bambino o dal padrino dopo la consegna della veste bianca. Essa è il segno pasquale affidato alle famiglie perché lo alimentino perseverando nella fede (dal rito del battesimo)
Informazioni utili
Chi può ricevere questo sacramento: Bambini o adulti che non lo abbiano già ricevuto (art. 864, codex iuris canonici)
Chi può richiedere il battesimo per i bambini: i genitori, almeno uno di essi o “chi tiene legittimamente il loro posto” (can. 868, codex iuris canonici)
Quando battezzare i bambini: I genitori sono tenuti all’obbligo di provvedere che i bambini siano battezzati entro le prime settimane di vita, al più presto dopo la nascita, senza indugio qualora il bambino sia in pericolo di morte (vedi: can. 867, codex iuris canonici)
Quando si celebra questo sacramento: Anche se il battesimo può essere celebrato in qualsiasi giorno, si raccomanda tuttavia che ordinariamente venga celebrato di domenica o, se possibile, nella veglia pasquale (can. 856, codex iuris canonici)
Dove si celebra questo sacramento: fuori dal caso di necessità il battesimo si celebra in chiesa o in oratorio. Ed in particolare secondo la regola fissata dal codice di diritto canonico “l’adulto sia battezzato nella propria chiesa parrocchiale, il bambino invece nella chiesa parrocchiale propria dei genitori, a meno che una giusta causa non suggerisca diversamente” (can. 857, codex iuris canonici).
Chi amministra il sacramento: il ministro ordinario del battesimo è il vescovo, il presbitero e il diacono (can. 861 codex iuris canonici)
Il padrino o la madrina: il rito del battesimo prevede che al battezzando venga dato un padrino, il cui compito è quello di assistere il battezzando adulto nell’iniziazione cristiana, e presentare al battesimo con i genitori il battezzando bambino e parimenti cooperare affinché il battezzato conduca una vita cristiana conforme al battesimo e adempia fedelmente gli obblighi ad esso inerenti (can. 872, codex iuris canonici). È ammesso un solo padrino o una madrina soltanto, oppure un padrino e una madrina (can. 873, codex iuris canonici).
Chi può essere ammesso all’incarico di padrino:
- chi sia designato dallo stesso battezzando o dai suoi genitori o da chi ne fa le veci oppure, mancando questi, dal parroco o dal ministro e abbia l’attitudine e l’intenzione di esercitare questo incarico;
- chi abbia compiuto i sedici anni, a meno che dal Vescovo diocesano non sia stata stabilita un’altra età, oppure al parroco o al ministro non sembri opportuno, per giusta causa, ammettere l’eccezione;
- chi sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione e il santissimo sacramento dell’Eucaristia, e conduca una vita conforme alla fede e all’incarico che assume;
- non sia irretito da alcuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata;
- non sia il padre o la madre del battezzando
Come prepararsi per questo sacramento
- per il battesimo dei fanciulli chiedi al parroco per concordare incontri di preparazione per i genitori
- per il battesimo degli adulti chiedi al parroco per conoscere i percorsi di preparazione specifici
Situazioni particolari: In caso di necessità, chiunque può battezzare, a condizione che intenda fare ciò che fa la Chiesa, e che versi dell’acqua sul capo del candidato dicendo: «Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». (art. 1, parte II, sezione II, capitolo I, Catechismo della Chiesa Cattolica)
Parlare di riconciliazione e penitenza è un invito a ritrovare e parole stesse con cui Gesù volle inaugurare la sua predicazione
Completa l’iniziazione cristiana. Attraverso di essa i fedeli partecipano con tutta la comunità allo stesso sacrificio del Signore
Col sacramento della confermazione, i fedeli vengono vincolati più perfettamente alla Chiesa
Il fondamento della vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito e la porta per gli altri sacramenti